NAPAL

NAPAL | Roma 1976

Napal – Urban artist e illustratore, figura storica del movimento del writing e della street art italiana, comincia il suo percorso artistico come writer già nel 1986 in Australia e poi, nel 1988 si trasferisce in Italia dove introduce pionieristicamente il linguaggio della urban art nella capitale. Dà il suo contributo artistico per le campagne pubblicitarie di brand come Nike, Puma, Footlocker, RedBull e altri. Partecipa ad esposizioni di rilievo quali La Biennale di Venezia e “Cross the Streets” attualmente in corso al Macro di Roma. Le sue opere sono conservate in collezioni private e musei come il Monte dei Paschi di Siena e il Mucem di Arte Contemporanea di Marsiglia. Attualmente risiede a Roma dove vive e lavora.  

Fin dal 1986 l’urgenza espressiva lo porta ad avvicinarsi al movimento dei writer nella Gold Coast, in Australia, dove inizia il suo percorso a soli 10 anni. Dipingerà poi in molti altri luoghi, da Roma a New York, a Parigi, Londra, Berlino, Salonicco, Istanbul, Barcellona. Adesso arriva a Milano, con una personale che inaugura un capitolo di svolta per stile e suggestioni. Portare la propria visione del mondo nello spazio urbano, ricodificarlo, raccogliere idee e diffonderle tra le persone, è da sempre uno dei suoi obiettivi. L’arte per Napal è esigenza interiore e ricerca costante, un meticoloso diario dell’evolversi del proprio io. Per più di trent’anni ha portato avanti un discorso personale credendo nella centralità alla propria opera, dipingendo senza mai apparire formalmente in pubblico, restando appartato, effettivamente underground. La mostra Above Ground presenta una nuova fase, intrapresa dall’artista alla ricerca di un linguaggio ancor più diretto, derivato dall’evoluzione stilistica dei passaggi precedenti. Un’estetica nuova, un approccio multidisciplinare, che produce una fusione tra urban art e illustrazione, tra pittura del Novecento e arte digitale. Le tematiche si caratterizzano adesso per un dichiarato registro onirico e surreale, affrontate con approccio sensibile e fortemente ironico come, da sempre, è per Napal la visione del mondo. La mostra è frutto di un lavoro intenso, che spazia dai graffiti, all’illustrazione digitale, al muralismo. Viaggio creativo tra espressioni diverse, la pittura è intesa come un linguaggio vivo e in divenire. Napal si affaccia sulle Avanguardie del Novecento attraverso il filtro di De Chirico, Magritte, Depero, Picasso, dai quali volutamente accoglie le suggestioni, ironicamente filtrate e reinterpretate in chiave attuale. Ri-presenta la materia pittorica della tradizione, combinandola con l’influenza immateriale del nuovo media digitale. Così il linguaggio surrealista, la pittura grafica dei futuristi e l’arte del manifesto si contaminano col più attuale codice del graffitismo urbano e dell’illustrazione vettoriale, in una sintesi inedita e ben organizzata. Una creatività esente da vincoli, quella di Napal, che si modula nel luogo o sul supporto, sia esso la strada, la tela, il museo o la galleria, rimanendo inevitabilmente libera e in costante evoluzione.